Molte donne sono restie a sottoporsi al pap test, questo serve a scovare l’eventuale presenza del papillomavirus (Hpv), una delle cause maggiori di sviluppo di tumori della cervice uterina. Secondo un gruppo di ricercatori guidati da Neha Pathak, della London School of Medicine, a breve l’esame delle urine potrà sostituire il pap test.
Lo studio pubblicato sulla rivista British Medical Journal, dimostra che questa analisi offre garanzie sufficienti nonostante sia meno efficace del test Hpv. In pratica i ricercatori basandosi su 14 ricerche precedenti e coinvolgendo oltre 1.443 donne, hanno dimostrato che il nuovo esame individua correttamente la presenza del virus nell’87 per cento dei casi positivi al test Hpv.
Henry Kitchener, ginecologo dell’Università di Manchester, spiega che: “Accanto a un’indifferenza crescente nei riguardi della prevenzione, osservata nelle giovani donne, è ben documentato che a costituire ostacoli allo screening sono anche difficoltà pratiche e fattori di tipo emozionale“. Sulla base di queste dichiarazioni i ricercatori sostengono che: “un esame non invasivo facilmente accessibile e accettabile per le donne, come la ricerca del papillomavirus nelle urine, potrebbe far aumentare l’aderenza allo screening“.





