La rappresentanza femminile all’Ordine dei medici di Napoli è sempre stata risibile, preciso intendimento della nostra lista “cambia verso – cambia l’ordine” in cui sono candidate sei donne su quindici, sarà quello di individuare tra una delle elette il futuro Presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, invito dunque vivamente tutte le migliaia di colleghe medico che non hanno votato alle ultime elezioni (stimate in circa 9000!) a venire a votare il proprio rappresentante.
Imprescindibile sarà battersi per equiparare la formazione regionale per la medicina di base e per l’emergenza a vere e proprie specializzazioni con i relativi benefici economici e di tutela lavorativa: un esempio tra tutti, la assenza per maternità non è al momento remunerata nè tutelata : cosa scandalosa per una professione a maggioranza rosa.
L’ordine futuro dovrà necessariamente occuparsi del grave disagio dei numerosi medici specialisti precari utilizzati per sopperire alle carenze delle piante organiche delle Asl e delle Aziende ospedaliere: intendo a tal proposito stigmatizzare l’inerzia a voler completare quel processo di stabilizzazione che, da anni avviato in Campania, non si è mai concluso, verosimilmente per la regia occulta di chi vuole che tale stato perduri nel tempo.
Non sarà più rinviabile l’affrontare il grave problema della crescente difficoltà ad assorbire nelle scuole di specializzazione e nei corsi di formazione per la medicina di base il numero, consistente per le ridotte capacità delle rispettive scuole di formazione postlaurea, dei (neo)laureati in Medicina: alla pletora dei medici specialisti precari si sta aggiungendo la figura del precario non specialista cui è di fatto precluso l’esercizio della professione medica fatta salva qualche rara eccezione.
Una proposta forte sarà quella di riportare la formazione pratica dei laureandi in Medicina e degli specializzandi nelle trincee degli ospedali, così come avviene negli Stati Uniti ed è sempre avvenuto nella storia delle secolari scuole ospedaliere italiane, ristabilendo una produttiva osmosi tra Università ed Ospedali, riducendone i relativi carichi economici e di carenza di personale, contribuendo significativamente alla formazione pratica della futura classe medica.
Non potremo più minimizzare il problema della crescente conflittualità tra il medico ed il paziente che paralizza ormai la sanità e che porta a costi da brivido: la spesa nazionale per prestazioni sanitarie aggiuntive messe in essere dal medico al solo fine di tutelarsi da recriminazioni medico-legali (medicina difensiva) è stata stimata in circa 10 miliardi di euro , 1 punto di Pil; la UGL medici ha organizzato con notevole impatto mediatico, ad Ottobre, proprio all’Ordine dei medici un convegno sul tema che ha prodotto un gruppo di lavoro tra magistrati giuristi e medici al fine di contribuire ad un miglioramento della legislazione vigente sulla colpa professionale.
Il contributo alla prevenzione della diffusione di malattie infettive vecchie e nuove (Ebola, Tubercolosi, Lebbra) a Napoli, crocevia della penisola italiana protesa nel mediterraneo, è stata e sarà nostra ulteriore occupazione.





