Durante il Corso post-specialistico di tipo formativo, incentrato sulla gestione medica e chirurgica dei pazienti affetti da patologie ipofisarie e disturbi ad esse correlate, saranno presentati e discussi i casi clinici del Centro, i più recenti sviluppi della ricerca e le più aggiornate linee guida e saranno affrontate nel dettaglio sia le terapie mediche che quelle chirurgiche.
«La Clinica di Endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli è una realtà con una storia quarantennale che nell’ultimo decennio è cresciuta fino a confermarsi quale Centro di riferimento regionale, nazionale e internazionale grazie alla collaborazione fattiva con specialisti italiani, europei, ed americani – afferma Rosario Pivonello, Professore Aggregato di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – l’idea di promuovere un Corso di alta specialità è nata dalle pressanti richieste dei colleghi italiani del Centro-Sud ma anche del Centro-Nord che avvertono, come noi, l’esigenza di approfondire e diffondere le conoscenze su queste non facili malattie e di condividere la cultura dell’innovazione in clinica e in ricerca.
La Clinica di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, realtà di eccellenza riconosciuta a livello internazionale, può contare su un team multidisciplinare composto da endocrinologi, cardiologi, reumatologi, ortopedici, neurologi, psichiatri, neurochirurghi, neuroradiologi, anatomopatologi e biologi di laboratorio. La Clinica di Endocrinologia collabora strettamente con il Centro di Neurochirurgia, guidato dal professor Paolo Cappabianca, un riferimento a livello nazionale e internazionale per la Chirurgia Endoscopica Ipofisaria, e con la Sezione di Anatomia Patologica, in particolare con la professoressa Laura del Basso de Caro, che si occupa specificamente della diagnosi istopatologica dei tumori ipofisari.
«Il nostro Centro – sostiene Pivonello – si caratterizza per alcune peculiarità che ne fanno una struttura all’avanguardia in Italia: ciascun ambulatorio lavora su una specifica patologia con personale medico dedicato; inoltre, siamo tra i pochi Centri in Italia, dove i clinici lavorano in concerto con il laboratorio, al fine di unire la pratica clinica alla ricerca di base, e dove gli endocrinologi per esempio, lavorano di concerto con la Neuroradiologia, in particolare con il professor Francesco Briganti e il professor Fabio Tortora, per l’effettuazione del cateterismo selettivo dei seni petrosi, una metodica che, attraverso l’introduzione di cateteri a livello della vena femorale consente di raggiungere il cervello passando per il cuore e “pescare” il sangue venoso refluo dalla ghiandola ipofisaria. Questa tecnica è utile per dosare l’ormone adrenocorticotropo, ACTH, responsabile della Malattia di Cushing a livello del sangue derivante dall’ipofisi, permettendo una corretta diagnosi della Malattia di Cushing».





