Dolore in Campania, che si sta svolgendo presso la Sala Congressi Tiempo del
Centro Direzionale di Napoli, saranno presentate due iniziative di importanza
nazionale in materia. Le iniziative sono state realizzate dall’Associazione House
Hospital onlus, dall’Arsan Regione Campania e dall’Aou Policlinico Università di
Napoli Federico II.
esigenze dei malati, delle loro famiglie, delle organizzazioni di volontariato e delle
istituzioni nel presupposto che esso è stato istituito per essere l’Osservatorio “dei
malati” e non “sui malati”, per “contribuire a trovare soluzioni” e non per limitarsi a
“descrivere situazioni” e a “pubblicare dati”.
attiva e costituente dell’Osservatorio (www.hospicecampania.it) che nasce per: a)
rappresentare nel tempo, l’entità e l’evoluzione quantitativa e qualitativa delle cure
palliative e medicina del dolore, intesa sia come fenomeno di rilevanza sociale da
analizzare e valutare per l’impatto sociale ed economico sulle persone, sulle
famiglie, sulle istituzioni e sulla società; b) documentare nel tempo, le risposte che
la società fornisce; c) analizzare e rappresentare le informazioni sulla domanda e
sulla offerta rapportandole agli ambiti territoriali di riferimento; d) per consentire il
monitoraggio costante delle difformità assistenziali e dei progressi o regressi
rilevati in Regione.
attraverso la verifica degli indicatori e degli standard previsti dal Decreto del
Ministero della Salute n. 43/07; 2) controllare il livello di erogazione delle prestazioni
dei centri di cure palliative e medicina del dolore facenti parte della rete regionale;
3) verificare l’adeguatezza dei sistemi tariffari e l’utilizzo dei fondi nazionali
finalizzati allo sviluppo delle cure palliative; 4) monitorare il consumo di farmaci
indicativi dell’adeguatezza dello sviluppo della rete per le cure palliative; 5)
somministrare questionari per il rilevamento dei bisogni; 6) garantire i diritti dei
malati di cancro e non.
Canzanella promoter dell’iniziativa ha sottolineato quanto segue:
“In Regione Campania, l’incidenza dei tumori è di 735 casi per 100mila abitanti/anno
(415 maschi – 320 femmine) e il tasso standardizzato di mortalità per tumore è pari a
368 per 100mila abitanti/anno; ne deriva che ogni anno il numero dei malati
terminali dovrebbe essere di circa 19.427, dal momento che il 90% dei malati
deceduti per tumore (21.311) attraversano una fase terminale di malattia
caratterizzata da un andamento progressivo irreversibile. Ad essi vanno aggiunti
coloro che, pur affetti da patologia neoplastica, non sono ancora in fase di
inguaribilità e quelli affetti da forme inguaribili di patologie non oncologiche, come
quelle neurologiche, polmonari, infettive e metaboliche.
con patologie oncologiche in Regione Campania è compresa tra 160 e 180 nuovi
casi/anno e che la sopravvivenza/guarigione media è pari al 50%, il fabbisogno di
assistenza è stimabile in 70 bambini/anno. Su questi dati epidemiologici, presenterò
al presidente della Regione, l’onorevole Vincenzo De Luca, le proposte sulle cure
palliative e terapia del dolore.
Palliative con definizioni di compiti, individuazione del personale medico
dipendente in possesso di esperienza almeno triennale, tipologia e appropriatezza
delle prestazioni, formazione semestrale del personale socio-sanitario e rilevamento
del dolore nella cartella clinica, ricerca e coinvolgimento del terzo settore esperto e
qualificato; 2) aprire immediatamente l’Hospice Pediatrico dell’Aorn Santobono e gli
Hospice pubblici delle Asl Napoli 1 Centro, Napoli 3 Sud, Benevento e Caserta,
purtroppo ancora chiusi al fine di raggiungere il fabbisogno dei 289 posti letto
previsti dal DCA n. 49/10; 3) rivisitare il DCA n. 22/15 sulla terapia del dolore al fine
di garantire una equa distribuzione di Hub e Spoke di I e II livello tra la provincia di
Napoli e le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno anche per verificarne
la compatibilità economica; 4) eliminare nel DCA n. 46/15 sulle cure palliative, la
previsione che gli Hospice possono erogare annualmente prestazioni per un
numero di Prese in Carico di IV livello non superiore a 12 per ciascun posto letto
attivo e integrarlo con il rapporto di 4 posti letto domiciliari per ogni posto letto in
Hospice; 5) campagna di comunicazione sociale; 6) ripristinare il ruolo della
Commissione Regionale di Cure Palliative e Terapia del dolore purtroppo ferma da 2
anni”.





