Una pillola sostituirà l’elettrocardiogramma

Una pillola sostituirà l’elettrocardiogramma

Sviluppato dagli scienziati del MIT e di Harvard il sensore acustico può fornire dati su frequenza cardiaca e respiratoria paragonabili a quelli ottenuti con i metodi classici.

 
 
 
 
 
 
Holter addio. Il fastidioso esame di monitoraggio della frequenza cardiaca, ottenuto mediante l’applicazione non sempre comoda di sensori per registrare l’attività elettrica del muscolo cardiaco, in futuro verrà sostituito da una piccola pillola da ingerire.
 
E’ questo lo scenario che emerge grazie ad uno studio pubblicato dalla rivista Plos One ad opera dei ricercatori del MIT, della Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital di Boston (Stati Uniti).

La tecnologia sviluppata dagli scienziati statunitensi è relativamente semplice e si avvale di un piccolo microfono inserito all’interno della capsula che viene ingerita, capace di inviare il segnale ad un sensore posto all’esterno.

 
Il segnale viene poi elaborato tramite un software. Come spiega il dottor Giovanni Traverso, uno degli sviluppatori di questa tecnologia, «Attraverso la caratterizzazione delle onde acustiche generate dal corpo, registrate da diverse parti del tratto gastrointestinale, abbiamo scoperto che è possibile misurare sia la frequenza cardiaca e sia quella respiratoria con buona precisione».
 

Un approccio che potrebbe completamente rivoluzionare il modo di registrare i parametri vitali delle persone. Ad oggi infatti la rilevazione di questi dati –non solo la frequenza cardiaca ma anche il livello di ossigeno nel sangue- avviene attraverso il contatto di sensori con la pelle.