Sperimentato il tatto bionico, amputato “sente” superficie rugosa per la prima volta

Sperimentato il tatto bionico, amputato “sente” superficie rugosa per la prima volta
Un gruppo di ricercatori ha sperimentato il “tatto bionico” su una persona amputata, che grazie a un polpastrello artificiale ha potuto “sentire” una superficie rugosa per la prima volta. Descritto sulla rivista eLife, il risultato si deve alla collaborazione fra Italia e Svizzera, con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il Politecnico di Losanna. Il dito artificiale è stato collegato a elettrodi inseriti chirurgicamente nei nervi del braccio del paziente.
“Siamo riusciti a dare a una persona amputata la percezione della rugosità di un oggetto e stiamo andando verso una maggiore capacità di dare tutta la ricchezza che la sensazione normale del tatto riesce a dare”, ha spiegato Silvestro Micera, coordinatore della ricerca. Il prossimo passo degli studiosi, ha aggiunto, “sarà sperimentare il polpastrello bionico su altre due o tre persone per un periodo compreso fra nove e 12 mesi”.
Il primo a sperimentare il polpastrello bionico è stato il danese Dennis Aabo Sorensen, che nei test è riuscito a distinguere le superfici ruvide rispetto a quelle lisce nel 96% dei casi. “Percepivo la stimolazione – ha detto – quasi come quella che avrei potuto sentire con la mia mano. Con il dito artificiale ho sentito le sensazioni sulla punta del dito indice della mia mano fantasma”.