Che gli “influencers” influenzino è un dato di fatto, quasi ovvio. Inutile nascondersi dietro falsa retorica, tutti abbiamo almeno una volta ceduto alla tentazione di comprare quella crema lì, che aveva postato una certa Chiara F., o fatto un abbinamento di colori strano perché una fashion blogger aveva detto “SÌ”.
E ben venga!
Ma quanto questi emergenti “opinion leaders” possono condizionare la vita di un volubile adolescente? E in che modo?
La risposta è: molto, e in molti modi.
Abbiamo cominciato ad approfondirne uno dei più complessi, il disturbo alimentare, e abbiamo fatto delle domande su questo argomento alla Dr.ssa Tarantino.
Dottoressa, quanti pazienti di età tra i 10 e i 18 anni vede mediamente nell’arco di un anno?
Non riesco a quantificare il numero esatto,ma c’è stato sicuramente un netto aumento dal 2017 (inizio della mia attività ) ad oggi.
Quanto ritiene che i disturbi dell’alimentazione negli adolescenti siano correlati alla cattiva influenza dei social?
C’è grande influenza da parte dei social media sullo sviluppo dei DCA.
Ad oggi purtroppo i social mostrano continuamente prototipi di uomini e donne impeccabili e perfetti, influenzando negativamente gli adolescenti.
Queste immagini di corpi spesso irreali e modificati causano una distorsione della propria immagine corporea, senza accettarsi, e si ricerca e si rincorre la “perfezione”, senza sapere che spesso quello che mostrano i social è vita Irreale e non Reale.
Ci conferma che l’anoressia sia solo uno dei molteplici disturbi dell’alimentazione e che anche quello che – ci corregga se sbagliamo – potrebbe essere considerato l’esatto opposto (il mangiare in maniera compulsiva) sia un disturbo da non sottovalutare?
Assolutamente sì.
Oltre all ‘anoressia e l’ortoressia sono presenti altri DCA come la bulimia,il binge eating.
La bulimia si caratterizza con abbuffata compulsiva e seguita da vomito.
Nel binge eating, invece l ‘abbuffata che spesso avviene in solitudine senza una reale fame fisiologica non presenta vomito o altre condotte di compenso (es. uso di lassativi).
Anche questi DCA nascondo un malessere del paziente,che cerca rifugio in modo sbagliato nella qualità e quantità di cibo.
Quali sono le maggiori insicurezze che Lei rileva in ragazzi così giovani?
La loro insicurezza maggiore è la paura di non essere accettati,di non piacere e di essere meno belli/e dei loro amici.
Spessissimo mi sono capitati ragazzi che temevano il confronto anche con una sorella o un fratello più magro e da lì scatta il cattivo rapporto con il cibo.
Che consiglio darebbe alle famiglie di ragazzi con disturbi dell’alimentazione?
Delle volte è davvero difficile affrontare da soli questi disturbi. Le famiglie senza vergogna o paura devono chiedere aiuto, ad un team di specialisti.
Si necessita del supporto di uno psicologo e di un nutrizionista,insieme le due figura professionali e con il continuo confronto possono risolvere il problema.
Grazie Dottoressa per avere affrontato con noi questo argomento delicato che continueremo ad approfondire insieme ad un altrettanto interessante interlocutore, specialista in Psicologia.
Dottoressa in Scienze e Tecnologie farmaceutiche, specializzata in informazione medico scientifica.