La moda dei selfie arriva in aiuto della ricerca scientifica. Gli studiosi della Duke University, nel North Carolina, USA, hanno ideato una fotocamera ad altissima risoluzione capace di identificare microlesioni della pelle da un “selfie”.
Questa nuova invenzione tecnologica è una fotocamera da un gigapixel, composta da 34 micro-fotocamere, creata con lo scopo di scoprire lesioni della pella associate a un potenziale sviluppo del melanoma. Per ora non fornisce immagini di altissima qualità come i dermatoscopi usati attualmente nelle cliniche, ma è comunque il primo passo verso una diagnosi precoce, infatti l’invio di un semplice “selfie” da remoto consente l’accesso allo screening a un maggior numero di pazienti.
I ricercatori spiegano il vantaggio di questo dispositivo: “In genere il dermatologo esamina una piccola porzione di pelle ad alta risoluzione oppure un’area più ampia a bassa risoluzione, la macchina a gigapixel non necessita un compromesso tra le due opzioni”.
Il gruppo di studio sta raccogliendo i dati preliminari per valutare l’attendibilità dei risultati della fotocamera, successivamente verrà avviata una sperimentazione clinica.





