Il servizio pubblico sanitario continua a perdere colpi. Sono sempre più numerosi i pazienti che si lamentano delle lunghe attese: 2 anni per un intervento all’ernia del disco, 20 mesi per una visita psichiatrica, 14 mesi per una mammografia, sono decisamente troppi. Come se non bastasse è inoltre aumentato il prezzo del ticket.
Il quadro emerso dalla 17° edizione del Rapporto PIT Salute “(Sanità) in cerca di cura” è davvero di quelli allarmanti. I dati sono stati raccolti dal tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. Spiccano le oltre 24mila segnalazioni giunte solo nel 2013 al Tribunale e quasi un quarto di queste riguardano le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie.
Motivi di ulteriore malcontento sono l’assistenza territoriale, quella ospedaliera e per le lunghe attese al pronto soccorso. Diminuiscono invece le segnalazioni di presunta malpractice.
Il dott. Tonino Aceti, Coordinatore del Tribunale per i diritti del malato, spiega i punti per ripartire: “Ridurre i ticket, scongiurare nuovi tagli al Fondo Sanitario Nazionale e governare seriamente i tempi di attesa di tutte le prestazioni sanitarie, e non solo di alcune come accade ora“.
