responsabilità professionali in sanità. La rivoluzione attuale del rapporto con il
paziente: quali prospettive” che vedrà la partecipazione del Presidente Stefano
Caldoro in qualità di commissario ad acta per la sanità regionale oltre che dei
rappresentanti, nazionali e regionali, della UGL Medici e Sanità, del Direttore
generale della ASL Napoli 1, dei presidenti dell’Ordine dei medici e del collegio
infermieri di Napoli, di magistrati ed avvocati, di broker assicurativi, di sociologi e
psicoterapeuti.
verificano nell’erogazione dei trattamenti sanitari. Tutto ciò dovuto, e purtroppo
amplificato dai mass media, dal manifestarsi di un nuovo indirizzo culturale
e giurisprudenziale diretto ad incrementare esponenzialmente il risarcimento
del danno. Le assicurazioni dal canto loro non riescono più a coprire i rischi pur
aumentando i premi.
professionale in sanità che sta portando ad un aumento significativo della
conflittualità tra medico e paziente a tutto danno della efficienza sanitaria.
Nel vano tentativo di arginare le frivolous lawsuit (denunce infondate) si è
sviluppata la cosidetta: « medicina difensiva », ossia la tendenza dei medici a
modificare il loro comportamento professionale a per il timore di procedimenti
giudiziari per malpractice.
è seguita dal 93 per cento dei medici interpellati, mentre il 43 per cento di essi
prescrive esami diagnostici non necessari .
L’incidenza percentuale dei costi della medicina difensiva sulla spesa sanitaria
italiana è del 10,5 per cento (farmaci 1,9 per cento, visite 1,7 per cento, esami di
laboratorio 0,7 per cento, esami strumentali 0,8 per cento, ricoveri 4,6
per cento); dunque pari a 0.75 punti di Pil cioè dieci miliardi di euro quasi uguale
alla quota dello Stato di IMU del 2012!
legislative nazionali eo di riesumarne di vecchie gia approvate da uno dei due rami
del Parlamento atte alla risoluzione del conflitto tra medico e paziente con la tutela
di entrambi.





