La precarietà, l’instabilità lavorativa e lo stress causato dalla propria professione possono comportare problemi respiratori. In passato dei studi condotti sulla popolazione hanno già individuato un nesso tra stress da lavoro e asma. Oggi una ricerca pubblicata sul Journal of Epidemiology & Community Health evidenzia e conferma che la paura di perdere il lavoro aumenta il rischio di sviluppare l’asma.
Lo studio basato su un campione di 7mila lavoratori tedeschi è stato effettuato tra il 2009 e il 2011. Analizzando i risultati di eventuali sintomi d’asma e incrociandoli con le risposte di un quesito sottoposto ai lavoratori ne è emerso che chi ha paura di perdere il lavoro è di solito più giovane, con un livello di eduzazione più basso, stipendio minore, single e senza contratto a tempo indeterminato. Inoltre c’è da sottolineare che è stato calcolato che a fronte di un aumento del 25% della paura di perdere il lavoro il rischio di avere per la prima volta a che fare con i sintomi dell’asma aumenta del 24%.
I risultati di questa ricerca non dimostrano con assoluta certezza il collegamento che la paura di perdere il lavoro sia la causa dell’asma, ma i ricercatori sono convinti che lo stress psicologico associato al lavoro può essere un fattore di rischio per la comparsa di nuovi casi di asma e questo può dare una spiegazione sensata dell’aumento dei casi di soggetti con problemi respiratori durante la recente crisi economica nel Regno Unito.
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