L’ipoacusia è definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come la più grave e la più frequente tra le deprivazioni sensoriali; il rapporto tra disturbi uditivi e disturbi visivi è nel rapporto è di 4:1.
Si stima che il 10% della popolazione in paesi sviluppati palesa tale problematica.
Le persone che inconsapevolmente soffrono, in maniera più o meno grave di disturbi dell’udito, sono tantissime: ignorare tali disturbi significa consentire il loro progredire nel tempo. Per prevenirli e diagnosticarli è sufficiente sottoporsi a semplici controlli periodici.
La Regione Campania è stata la prima regione, in Italia, che ha avviato un programma di prevenzione neonatale, attuando screening neonatale in tutte le strutture sia private che pubbliche. Già a soli tre giorni dalla nascita i neonati vengono sottoposti ad un indagine per valutare la funzionalità uditiva. Le indagini vengono eseguite con un programma di screening audiologico attraverso la somministrazione di OAE (otomissioni acustiche evocate) e DPOAE, con la possibilità di ottenere due risposte:
- Pass: il neonato ha una risposta negativa all’ipoacusia.
- Refer: il neonato ha un probabile problema della funzionalità uditiva.
Dopo questa prima fase, i neonati che avranno presentato una risposta Refer verranno inviati al secondo livello di indagine eseguito nei centri di riferimento regionali, dove saranno effettuate indagini più approfondite.
I programmi di diagnosi precoce della sordità infantile, infatti, sono delineati da due fasi: la prima di screening e la seconda di diagnosi. La CHIARO UDITO, azienda particolarmente sensibile a tale problematica, ha avviato un programma di prevenzione, e di ricerca, con la collaborazione di centri di alta specializzazione quali il CETAC di CASERTA e l’Associazione A.I.P.A.S. (Associazione Nazionale Professioni di Assistenza Sanitaria).
Il CETAC è un centro diagnostico e di ricerca altamente specializzato noto sia per l’elevata qualità delle prestazioni erogate, sia per il proprio staff costituito da specialisti altamente qualificati a cui vengono affidate competenze strettamente settorializzate in base alla loro esperienza. L’A.I.P.A.S. annovera nel suo staff un gruppo scientifico altamente specializzato integrato con altre strutture di eccellenza, per la realizzazione di un programma di prevenzione che viene esteso non solo ai neonati ma anche a bambini in età scolare, per i quali, attualmente, non esiste un programma di prevenzione né pubblico né privato.
Il periodo pre-scolare è altamente critico in quanto, recenti ricerche, hanno evidenziato che anche sordità con soglia uditiva a 30-40 dB per le frequenze medie (0.5-2 kHz) o sordità unilaterali (spesso silenti), possono interferire con il regolare sviluppo del linguaggio.
La precocità della diagnosi è dunque fondamentale in virtù dell’esistenza di un periodo critico (età preverbale 0-2 anni), dove devono essere messe in atto delle procedure di valutazione, identificazione, diagnosi e terapia protesica – logopedica.
La tempestività e la precisione della diagnosi in questi casi diventano di fondamentale importanza per le future abilità linguistiche e cognitive del bambino. L’identificazione dei casi di sordità dovrebbe avvenire entro i 3 mesi di vita, e i primi interventi riabilitativi a 6-8 mesi.
Ad oggi, le campagne della CHIARO UDITO, azienda del gruppo BIOTECHNOLOGY, ha avviato un programma completo di campagne di prevenzione patrocinate da Comuni, Assessorati alla Sanità ed associazioni importanti quali l’ANPA nel Sociale, l’AVIS ed altre Onlus.





