Udito Caserta – Abbiamo chiesto al dott. Antonio Cusano, cosa indica il termine “ipoacusia“. L’esperto audioprotesista e audiometrista ci ha fornito una panoramica generale che vi riportiamo di seguito:
L’udito è il più importante tra i cinque organi di senso e si compone essenzialmente
da tre parti: l’orecchio esterno, l’orecchio medio e l’orecchio interno.
da tre parti: l’orecchio esterno, l’orecchio medio e l’orecchio interno.
L’orecchio esterno è formato dal padiglione auricolare che serve a convogliare i
suoni provenienti dall’ambiente nel Condotto Uditivo Esterno, le onde sonore
colpiscono la Membrana Timpanica facendola vibrare. Quest’ultima è suddivisa in
zone diversamente recettive ai suoni, nel senso che alcune di esse sono più
sensibili rispetto ad altre.
suoni provenienti dall’ambiente nel Condotto Uditivo Esterno, le onde sonore
colpiscono la Membrana Timpanica facendola vibrare. Quest’ultima è suddivisa in
zone diversamente recettive ai suoni, nel senso che alcune di esse sono più
sensibili rispetto ad altre.
L’orecchio medio è una cavità dove si trovano tre importanti ossicini, detti catena
ossiculare, formata da martello, incudine e staffa. Questi ultimi hanno un ruolo
molto importante in quanto, oltre ad amplificare i suoni, trasferiscono i suoni
all’orecchio interno.
ossiculare, formata da martello, incudine e staffa. Questi ultimi hanno un ruolo
molto importante in quanto, oltre ad amplificare i suoni, trasferiscono i suoni
all’orecchio interno.
L’orecchio interno è composto dalla coclea, una struttura che ha la forma di una
conchiglia contenente i liquidi (endolinfa e perilinfa) e le cellule ciliate; quando un
suono arriva alla Membrana Timpanica viene trasmesso attraverso la catena
ossiculare ai liquidi che, messi in movimento, stimolano le cellule ciliate che a loro
volta inviano l’impulso nervoso attraverso il nervo acustico al sistema nervoso
centrale.
conchiglia contenente i liquidi (endolinfa e perilinfa) e le cellule ciliate; quando un
suono arriva alla Membrana Timpanica viene trasmesso attraverso la catena
ossiculare ai liquidi che, messi in movimento, stimolano le cellule ciliate che a loro
volta inviano l’impulso nervoso attraverso il nervo acustico al sistema nervoso
centrale.
Il soggetto non udente (ipoacusico) è deficitario del senso dell’udito. Ciò gli
determina grandi problemi nei rapporti interpersonali e sociali poiché avendo una
limitazione nella comprensione del linguaggio finisce per chiudersi in se stesso
“isolandosi”. L’aspetto più rilevante di una perdita uditiva è sicuramente la sua
epoca di insorgenza e la sua entità, sia per le conseguenze che si possono avere
sullo sviluppo del linguaggio, sia perché più prolungata è la perdita uditiva peggiori
saranno le conseguenze.
determina grandi problemi nei rapporti interpersonali e sociali poiché avendo una
limitazione nella comprensione del linguaggio finisce per chiudersi in se stesso
“isolandosi”. L’aspetto più rilevante di una perdita uditiva è sicuramente la sua
epoca di insorgenza e la sua entità, sia per le conseguenze che si possono avere
sullo sviluppo del linguaggio, sia perché più prolungata è la perdita uditiva peggiori
saranno le conseguenze.
Le ipoacusie possono essere classificate, in base alla sede della lesione, le stesse
possono essere di tipo: trasmissivo, neuro-sensoriale e misto.
Attraverso l’utilizzo di dispositivi medici definiti Apparecchi Acustici è possibile
correggere le ipoacusie, migliorando le forme più gravi e normalizzando quelle più
lievi. Va precisato che tali dispositivi, devono essere applicati dagli audioprotesisti,
professionisti del settore, debitamente laureati in Tecniche Audioprotesiche e
pertanto abilitati a farlo.
Non è opportuno definire che un apparecchio acustico può essere migliore rispetto
a un altro poiché il concetto che dovrebbe essere chiaro è che l’audioprotesista,
in base alla sua esperienza e professionalità, dovrebbe sempre consigliare
l’apparecchio acustico più adatto a soddisfare le esigenze del paziente, nonché
quello più idoneo alla correzione della perdita uditiva di cui, lo stesso, è sofferente.
a un altro poiché il concetto che dovrebbe essere chiaro è che l’audioprotesista,
in base alla sua esperienza e professionalità, dovrebbe sempre consigliare
l’apparecchio acustico più adatto a soddisfare le esigenze del paziente, nonché
quello più idoneo alla correzione della perdita uditiva di cui, lo stesso, è sofferente.





