Dopo Parigi, Bruxelles. Le immagini raccapriccianti di questa mattina del doppio attentato nella capitale belga sono arrivate in tempo reale nelle nostre case e in quelle di tutto il mondo. Ancora una volta il terrore e la lunga scia di sangue lasciate nell’aeroporto Zaventem e nella stazione Maalbeek hanno gelato il cuore di tutti quei cittadini che si sentono impotenti di fronte all’avanzata barbara dell’Isis. E l’incapacità di affrontare il nemico con mezzi convenzionali, spesso sfocia nella paura e nello sgomento di non poter far nulla per salvare il prossimo.
Una fobia, quella degli attentati terroristici, che comincia ad interessare anche chi, per il momento, ha vissuto tutto da lontano. Per capire come gestire il panico in questi momenti di orrore e spavento, ne abbiamo parlato con Anna Maria Giannini, docente di psicologia all’Università La Sapienza e membro dell’Ordine degli psicologi del Lazio.





