Di seguito la lettera segnalata alla nostra redazione dal Dott. Pierluigi Franco – Segretario Regionale UGL Medici, che commentà così la situazione esposta nella missiva: “rifiutare il contributo tecnico dei rappresentanti di 50.000 medici Campani alla stesura del Piano Ospedaliero Regionale aprirà lo spazio a conflitti sociali costosi dolorosi ed improduttivi ai fini della tutela della salute dei cittadini e degli interessi degli operatori sanitari”.
LA MISSIVA FIRMATA DALLE SEGRETERIE REGIONALI
ANAAO ASSOMED – AAROI EMAC – CIMO – CGIL FP MEDICI – CISL MEDICI – UIL FPL MEDICI – CGIL FP SPTA – FVM – FASSID – FEDIR – FESMED – ANPO ASCOTI FIALS MEDICI – AUPI – SINAFO – SIDIRSS – UGL MEDICI.
Egregio Commissario,
le scriventi OOSS, nel lamentare il mancato riscontro quanto meno al verbale esteso
con l’Avv. Postiglione in occasione della riunione del 3 maggio u.s. sulle
problematiche del precariato della Dirigenza Medica, Veterinaria ed STPA in
Campania, rilevano altresì l’inadempienza delle richieste in esso contenute, che si
auspicava fossero prontamente prese in considerazione dalla struttura
commissariale.
Segnatamente, queste OO.SS. Le avevano chiesto, nell’occasione, anzitutto
l’emanazione di disposizioni urgenti, dirette a tutte le Aziende ed Enti del S.S.R., per
la proroga al 31.12.2018 di tutti i contratti precari tipici ed atipici che, sopperendo
alle carenze di personale della summenzionata Dirigenza, permettono ad oggi il
mantenimento dei L.E.A. in Campania. Altresì pareva degna di immediato
accoglimento la richiesta della Costituzione di una Commissione bilaterale (parte
pubblica ed OO.SS.) che individuasse, nell’ambito della normativa vigente, il percorso
e le più opportune modalità per la stabilizzazione dei Colleghi precari con contratti flessibili ed atipici, in attesa ‘non passiva’ dei richiesti pareri ministeriali all’uopo
richiesti dalle Regioni.
Per l’importanza, veniva richiesta contestualmente l’emanazione “ad horas” di
specifiche e tassative disposizioni che richiamino il rispetto delle normative esistenti in merito al blocco di ulteriori reclutamenti di Specialisti ambulatoriali medici per la
copertura delle carenze di organico. Anche questa richiesta risulta a tutt’oggi
inevasa.
La necessità di direttive perentorie che impediscano alle amministrazioni del S.S.R.
l’ulteriore ricorso a provvedimenti quanto meno discutibili (quando non
manifestamente illeciti), appare confermata anche dalla recente notizia
dell’emanazione da parte della Commissione straordinaria dell’AORN “S.Anna e S.
Sebastiano” di Caserta della delibera n.300 del 29/04/2016 concernente l’ adozione
dell’A?o Aziendale. Tale dispositivo è stato adottato in spregio tanto della circolare
regionale n.196682 del 21/03/2016 quanto dell’informativa preventiva alle OO.SS. a
norma di legge e non solo sembra irridere a quanto emanato dalla struttura
commissariale, ma configura anche l’ennesima iniziativa di stampo
“autoreferenziale” da parte di commissari e direttori generali. Gli effetti dannosi di
questa “intraprendenza” saranno poi estremamente difficili da correggere e
comunque onerosi in termini di contenzioso, rimedi e rettifiche da porre in essere:
proprio per questo, era stato altresì richiesto che all’emanazione di direttive chiare
ed inequivocabili fosse associato il necessario controllo sulla loro applicazione, a
doverosa testimonianza dell’esistenza di una volontà politica di governo della sanità
campana che ne invertisse la sistematica demolizione, fin oggi perpetrata anche
grazie a talune scelte della politica regionale e nazionale.
Da ultimo, le scriventi rilevano che non siano stati loro forniti ufficialmente il testo e
gli eventuali allegati del Piano Sanitario ed Ospedaliero, più volte richiesti tanto per
una doverosa informativa quanto per il mantenimento di un rapporto di reciproco
rispetto e di fattiva collaborazione. Non essendo ciò avvenuto, l’accoglimento delle
summenzionate richieste e la firma del verbale del 3.05 c.a. assume carattere di
condizione imprescindibile per la ripresa del confronto civile, sempre nel rispetto dei
differenti ruoli e prerogative previste dalla legge, tra codesta Struttura Commissariale
e le OO.SS. della Dirigenza Medica, Veterinaria ed STPA della Campania. Queste
ultime, in caso sia rifiutata ancora una volta la disponibilità a mettere a frutto il loro
patrimonio di conoscenza e la collaborazione offerta, si riservano ogni legittima
iniziativa a tutela dei propri iscritti e del diritto alla salute dei Cittadini della
Campania.





