Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Regina Elena di Roma (Ire) ha scoperto “Taz”, questa è un’oncoproteina che può essere usata come biomarcatore per il tumore al seno. A quanto pare in base alla presenza di Taz si è in grado di conoscere con estremo anticipo se la paziente risponderà positivamente alla chemio e se svilupperà la metastasi.
Marcello Maugeri, uno dei responsabili dello studio finanziato dall’Associazione italiana ricerca contro il cancro (Airc), commenta i passi in avanti della ricerca: “In un precedente lavoro avevamo scoperto che Taz rendeva le cellule tumorali più cattive, in quanto agisce sulle staminali tumorali proteggendole dalla chemioterapia”. Adesso in base alle nuove indagini è emerso il legame tra la presenza di Taz e il tipo di risposta alla terapia pre-operatoria che si fa nelle pazienti con tumore al seno HER2-positivo. ”Si tratta di un tipo di cancro del seno – spiega Maugeri – presente in un caso su 5. Chi ha una maggiore espressione della proteina HER2 è colpita da un tumore più biologicamente aggressivo.
Maugeri commenta i prossimi step dello studio pubblicato sulla rivista Oncotarget: “Il prossimo passo sarà condurre uno studio sulle pazienti per validare questo nuovo marcatore e farlo entrare nella pratica clinica nelle donne con tumore della mammella HER2 positivo, in modo da effettuare una terapia preoperatoria solo nelle pazienti che ne possano beneficiare realmente”.





