Benedict Carey del New York Times nel suo libro “How We Learn: The Surprising Truth About When, Where and Why It Happens” raccoglie tutte le ricerche sul cervello umano, quelle sul funzionamento della memoria, delle capacità di apprendimento e di raccolta informazioni per elaborare il metodo di studio perfetto, ossia quello in cui studi poco e apprendi tanto.
Il libro, attualmente disponibile solo in inglese, spiega che il primo errore che tutti gli studenti commettono è quello di studiare per lo scopo di aver un buon voto e non per il semplice fatto di conoscere argomenti nuovi. Questo errore porta ad aumentare le ore di studio a pochi giorni dall’esame e quindi non permette al nostro cervello di immagazzinare correttamente tutti i nuovi dati acquisiti.
Carey spiega che stare seduti allo stesso posto cercando di concentrarsi sullo studio è un altro errore, infatti il cervello ha bisogno di ricevere sempre nuovi stimoli e per questo che bisogna spesso cambiare posto e luogo in cui si studia. Inoltre anche le pause e le distrazioni sono importanti, il suono del cellulare può distrarre uno studente, ma al tempo stesso è possibile che quel rumore venga associato dal cervello all’argomento oggetto di studio e questo ne facilita la memorizzazione.
L’autore del libro consiglia di aumentare le sessioni di studio giornaliere ma di ridurre la loro durata, inoltre è ottima prassi di ripetere a d altre persone la lezione studiata.
Durante le sessioni di studio bisogna anche fare delle lunghe dormite, perché come ci spiega Carey, la prima parte del ciclo del sonno aiuta a fissare meglio nella memoria le cose studiate.





