FECONDAZIONE ASSISTITA: INTERVISTA AL DOTT. RAFFAELE FERRARO

FECONDAZIONE ASSISTITA: INTERVISTA AL DOTT. RAFFAELE FERRARO
È stato stabilito a Caserta, presso il Centro Genesis, diretto dal Dott. Raffaele Ferraro, il primato nazionale di fecondazioni andate a buon fine con la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).
Il 65% delle donne sottoposte a trattamento assistito è in attesa di diventare mamma, grazie soprattutto ai nuovi protocolli messi a punto dal ginecologo casertano.
Dott. Ferraro, ci può spiegare un risultato così importante?
Fino a qualche anno fa, i numeri che abbiamo raggiunto oggi erano impensabili. Nel centro da me diretto, abbiamo ottenuto il 42% circa di gravidanze con limite massimo di età di 46 anni, e ben il 65% di gravidanze con limite massimo di età pari a 41 anni. Questo dato indica che abbiamo ottenuto un miglioramento statistico di circa il 25% rispetto al 2011. I nostri dati sono stati comunicati, come normalmente avviene per ogni centro autorizzato, al Registro Nazionale di Procreazione Medicalmente Assistita.
Il risultato è dovuto alla combinazione tra l’evoluzione strettamente tecnologica ed un gruppo di specialisti altamente qualificati, allo scopo di interagire con i pazienti in ogni momento e per ogni eventuale problema, eliminando così ogni dubbio, incertezza o altro, che possa in qualche modo alterare la riuscita del trattamento.
Questi professionisti sono presentati personalmente alle coppie durante un counseling che si tiene prima dell’inizio del percorso di PMA. Tale iniziativa è stata accolta con estremo interesse dai pazienti, che hanno gradito la possibilità di confrontarsi tra di loro e di chiedere risposte agli esperti riguardo le proprie perplessità.
Insieme ad una terapia medica, la possibilità di avere un trattamento chirurgico endoscopico (laparoscopia ed isteroscopia) ci consente di porre diagnosi ed effettuare terapia di gran parte delle patologie che possono condurre alla sterilità. Tra queste, l’ endometriosi e la sindrome aderenziale pelvica rappresentano le più frequenti. Attraverso l’ isteroscopia e la isteroresettoscopia, ad esempio, si giunge alla diagnosi e alla terapia di neoformazioni cavitarie come polipi e miomi, insieme alle malformazioni uterine (utero setto, subsetto, bicorne, etc…).
L’obiettivo perseguito dal mio gruppo di lavoro è quello di studiare con la massima attenzione ogni singolo caso, applicare una terapia specifica e personalizzata, ed avvalersi di una struttura tecnologicamente ai massimi livelli che, per il momento, ci ha consentito di raggiungere traguardi fino a poco fa inimmaginabili.

dott. Raffaele Ferraro
In questo momento, c’è qualche altra iniziativa sulla quale sta lavorando?
Si, si tratta della Diagnosi Preimpianto. Un traguardo che abbiamo finalmente raggiunto, grazie alla sentenza favorevole della Corte Suprema di Strasburgo.
Essa riguarda le coppie affette da patologie genetiche causa di gravi difetti ereditari (fibrosi cistica, anemia mediterranea, etc…). Il blastomero (cellula di embrione allo stadio ad otto cellule) od il trofoectoderma (gruppo di cellule che delimita la blastocisti), prelevanti mediante biopsia dall’embrione preso in esame e successivamente studiato da un esperto gruppo di genetisti, ci permettono di poter selezionare l’embrione non affetto dalla patologia genetica ricercata.
Che cosa può consigliare alle giovani coppie?
Più che alle giovani coppie, il consiglio che lei mi sta chiedendo lo estenderei ai giovani in generale: a coloro i quali, per problemi sociali o altro, non hanno la possibilità di procreare in età biologicamente ottimale (20-25 anni per le donne e 25-30 anni per gli uomini), consiglierei di congelare i gameti in una struttura autorizzata come la nostra, associata al CECOS Italia (Centri studio conservazione ovociti e sperma umani)ormai da circa vent’anni. Possiamo crioconservare sia gli spermatozoi che le cellule uovo, in modo tale da poterli successivamente utilizzare, qualora necessario, ai fini di una gravidanza.