PARALIZZATO TORNA A CAMMINARE GRAZIE ALLE CELLULE STAMINALI PRELEVATE DAL NASO

PARALIZZATO TORNA A CAMMINARE GRAZIE ALLE CELLULE STAMINALI PRELEVATE DAL NASO

Dopo un’aggressione subito nel 2010, Darek Fidyka era rimasto paraplegico a causa di una lesione spinale causata dalle coltellate subite. Dopo quattro anni e un intervento effettuato in Polonia da un team inglese e polacco, Darek riesce a camminare appoggiandosi a una stampella grazie alle cellule staminali prelevate dalla cavità nasale.

L’operazione futuristica, pubblicata su Cell Transplantation, è stata fatta nel 2012, ma già dopo i primi sei mesi il paziente iniziava a godere dei primi benefici. A Darek sono state trapiantate nel midollo spinale, vicino alla lesione, cellule olfattive di rivestimento, queste permettono alle cellule nervose deputate all’olfatto un continuo rinnovamento. I chirurghi hanno utilizzato per collegare i due punti del midollo nei pressi della ferita, quattro strisce di tessuto dalla caviglia in modo che queste potessero agire come ponte per lasciar passare le cellule staminali. L’intervento si è articolato in circa un centinaio di microiniezioni.
Attualmente la risonanza magnetica mostra che la lesione si è rimpicciolita e Darek ha riguadagnato massa muscolare dopo un’intensa terapia riabilitativa all’Akson Neuro-Rehabilitation Center di Wroclaw.
Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato l’intervento al Corriere della Sera: “I tre approcci diversi sono infatti il risultato della combinazione delle cellule olfattive, dei fibroblasti del bulbo olfattivo che producono il collagene (con una funzione di “cementificazione”) e dell’utilizzo di fasci di nervi (tecnica peraltro sperimentata sugli animali già nel 1907) – spiega Martino – Nel caso di Darek Fidyka infatti la lesione era differente dalle forme più comuni di lesione spinale che sono compressive e coprono aree più estese. Il tipo di ferita ha creato condizioni anatomiche più facili a causa della breve distanza tra i due monconi.”
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