L’udito è il più importante tra i cinque organi di senso e si compone essenzialmente da tre parti: l’orecchio esterno, l’orecchio medio e l’oreccho interno.
L’orecchio esterno è formato dal padiglione auricolare che serve a convogliare i suoni provenienti dall’ambiente nel Condotto Uditivo Esterno, le onde sonore colpiscono la Membrana Timpanica facendola vibrare. Quest’ultima è suddivisa in zone diversamente recettive ai suoni, nel senso che alcune di esse sono più sensibili rispetto ad altre.
L’orecchio medio è una cavità dove si trovano tre importanti ossicini, detti catena ossiculare, formata da martello, incudine e staffa. Questi ultimi hanno un ruolo molto importante in quanto, oltre ad amplificare i suoni, trasferiscono i suoni all’orecchio interno.
L’orecchio interno è composto dalla coclea, una struttura che ha la forma di una conchiglia contenente i liquidi (endolinfa e perilinfa) e le cellule ciliate; quando un suono arriva alla Membrana Timpanica viene trasmesso attraverso la catena ossiculare ai liquidi che, messi in movimento, stimolano le cellule ciliate che a loro volta inviano l’impulso nervoso attraverso il nervo acustico al sistema nervoso centrale.
Il soggetto non udente (IPOACUSICO) è deficitario del senso dell’udito. Ciò gli determina grandi problemi nei rapporti interpersonali e sociali poiché avendo una limitazione nella comprensione del linguaggio finisce per chiudersi in se stesso “isolandosi”. L’aspetto più rilevante di una perdita uditiva è sicuramente la sua epoca di insorgenza e la sua entità, sia per le conseguenze che si possono avere sullo sviluppo del linguaggio, sia perché più prolungata è la perdita uditiva peggiori saranno le conseguenze.
Le ipoacusie possono essere classificate, in base alla sede della lesione, le stesse possono essere di tipo: trasmissivo, neuro-sensoriale e misto.
Attraverso l’utilizzo di dispositivi medici definiti Apparecchi Acustici è possibile correggere le ipoacusie, migliorando le forme più gravi e normalizzando quelle più lievi. Va precisato che tali dispositivi, devono essere applicati dagli audioprotesisti, professionisti del settore, debitamente laureati in Tecniche Audioprotesiche e pertanto abilitati a farlo.
Attraverso l’utilizzo di dispositivi medici definiti Apparecchi Acustici è possibile correggere le ipoacusie, migliorando le forme più gravi e normalizzando quelle più lievi. Va precisato che tali dispositivi, devono essere applicati dagli audioprotesisti, professionisti del settore, debitamente laureati in Tecniche Audioprotesiche e pertanto abilitati a farlo.
Non è opportuno definire che un apparecchio acustico può essere migliore rispetto ad un altro poiché il concetto che dovrebbe essere chiaro è che l’audioprotesista, in base alla sua esperienza e professionalità, dovrebbe sempre consigliare l’apparecchio acustico più adatto a soddisfare le esigenze del paziente, nonché quello più idoneo alla correzione della perdita uditiva di cui, lo stesso, è sofferente.





