Ancora oggi molti medici sono scettici ma non potranno non tenerne conto nello studio futuro di una cura alimentare che ha meravigliato in primis Katherine. Katherine Reid non è solo una mamma ma è anche una scienziata, lavora come biochimico e ha sfruttato le sue conoscenze e i suoi studi per aiutare sua figlia, assieme al contributo del marito, Paul Sauer, che è un biologo cellulare. Katherine ha cinque figli e alla più piccola è stata fatta una diagnosi di un quadro autistico a soli tre anni.
“Brooke viveva in un suo mondo, non poteva esserci un contatto visivo con lei, un abbraccio, comunicare era difficile, impossibile l’interazione e il gioco con gli altri bambini.”
Era in grado solo di classificare, ordinare e raggruppare in modo ossessivo i suoi animaletti di plastica.
Il suo linguaggio era limitato a parole o frasi estrapolate da film, discorsi o canzoni che sentiva e ripeteva.
La sofferenza di una mamma è stata enorme perché si è sentita tagliata fuori ed impotente.





