Esiste davvero il “Mal di Natale”? Intervista alla Dott.ssa Lucia Lombardo

Esiste davvero il “Mal di Natale”? Intervista alla Dott.ssa Lucia Lombardo
Da tempo si sente parlare di “Mal di Natale” anche conosciuto come “Christmas Effect”. Per conoscere meglio di cosa si tratta lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Lucia Lombardo, psicologa e psicoterapeuta. 
Come si manifesta il Mal di Natale e come è

possibile proteggersi? 

Per molte persone le feste natalizie hanno tutt’altro volto che

quello della “magia”.

Il Natale, il periodo dell’anno celebrativo per eccellenza, per

molti, invece, è il momento in cui si avverte di più la malinconia,

l’amarezza e la solitudine.

L’obbligo alla felicità, alla condivisone e allo stare insieme in

famiglia fa nascere sentimenti di tristezza e di umore depresso

soprattutto in coloro che sentono già fragili i propri legami e i

propri affetti.

Paradossalmente è proprio il momento dell’anno in cui

aumentano i litigi in famiglia, e tutto ciò che si avverte come un

vuoto o una mancanza si amplifica.

La corsa ai regali, le urgenze della vita quotidiana, il sentirsi

obbligati a aumentano la stanchezza e l’agitazione che diventano

tensione che, a sua volta, può trasformarsi in lievi malesseri

psicofisici.


Dott.ssa Lucia Lombardo
Come mai accade ciò? 
I motivi si trovano nel significato personale che diamo al Natale e

alle festività in genere.

Il Natale porta con sé inevitabili considerazioni su se stessi,

sull’anno che è passato, su quello che è stato e potrà essere

ancora.

Ad un livello più intimo e più profondo le feste ci conducono nei

luoghi della memoria. Proprio in questo periodo è forte il ricordo

o meglio il vuoto interiore che hanno lasciato le persone che

abbiamo amato e che non ci sono più, soprattutto se non siamo

riuscite a salutarle. 

Come fare per proteggersi? 
Non stravolgere i propri ritmi abituali, non cercare di fare più

cose di quelle che si possono fare; non isolarsi, non sentirsi

obbligati ad essere felici, se si sta attraversando un momento

difficile piuttosto è importante prendersi spazio e tempo per

esprimere il dolore non per negarlo.

Comunicate sempre a qualcuno il vostro dolore! Chi arriva dallo

psicoterapeuta è perché le persone che avrebbero dovuto

essergli più vicine non ci sono state, o per qualche ragione non ce

l’hanno fatta.