Ruggi, manca un piano per il personale

Ruggi, manca un piano per il personale
Sindacati della sanità sul piede di guerra. Vogliono risposte e per questo hanno chiesto uno, anzi più tavoli tecnici al dg dell’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” Vincenzo Viggiani per capire, dopo il piano di riorganizzazione dei cinque plessi ospedalieri, quanti lavoratori avranno a disposizione gli ospedali che fanno capo all’azienda.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Si chiedono quanti dipendenti, dei 97 recuperati (49 infermieri, 12 ostetriche, un ausiliario, 7 aiutanti infermieri e 28 medici) saranno trasferiti al Ruggi e quanti rimarranno dove già lavorano o saranno indirizzati in uno dei presidi aziendali. Soprattutto vogliono sapere quali prestazioni ambulatoriali non saranno più erogate.
 
 
Alcune risposte le ha fornite il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera, Angelo Gerbasio. «Nelle prossime 24 ore partiranno le disposizioni generali del piano accorpamenti nei rispettivi presidi – spiega – Dopo Natale invieremo le disposizioni di lavoro ai dipendenti, per indicare loro se rimarranno dove sono o se dovranno spostarsi, e in tal caso comunicheremo dove». Ad esempio con la chiusura di ostetricia e ginecologia a Cava e San Severino, le ostetriche saranno trasferite sicuramente a Salerno. Per gli infermieri dello stesso reparto il discorso cambia. Se occorrono infermieri in quell’ospedale, si valuterà il numero di quanti dovranno rimanere lì e quanti dovranno essere trasferiti altrove. L’elenco è in via di elaborazione. I lavoratori per fine mese conosceranno la loro destinazione, perché dal 1 gennaio dovranno sapere dove prestare servizio.