
Ricerche condotte nell’ambito della medicina e psicologia hanno messo in evidenza che visitare luoghi sconosciuti, scoprire altri stili di vita e abitudini, imparare qualche parola in un altra lingua sono attività che stimolano il cervello favorendo nuove connessioni cerebrali.
Ma quali sono i motivi per cui viaggiare fa così bene?
Viaggiare sembra aumentare la densità di neuroni in alcune zone cerebrali – afferma la Dott.ssa Lombardo – in modo particolare nell’area della corteccia cerebrale dorsolaterale, molto importante per la memoria a lungo termine.
Jeroen Nawijn, psicologo e ricercatore americano, ha studiato la correlazione tra viaggi e felicità scoprendo che viaggiare fa sentire soddisfatti della propria giornata il 20% in più rispetto a chi non viaggia.
Quali sono i motivi per cui viaggiare migliora la carriera?
Chi viaggia sembra essere più produttivo sul lavoro e predisposto ad avanzamenti di carriera. A sostenerlo sono studi condotti da Businnesweek e dal US Travel Association.
Chi viaggia ,inoltre, sembra averlo scritto nel DNA. Secondo una ricerca pubblicata su Evolution end Human Behavior il gene DNA-7R è correlato alla curiosità e regola il livello di dopamina nel cervello.
Quali sono gli altri vantaggi?
Viaggiare ha una serie di vantaggi per la nostra qualità di vita: rende più creativi, flessibili, aiuta a risolvere meglio i problemi e soprattutto aiuta a vedere le cose da una prospettiva differente e migliore.
Viaggiare spezza la quotidianità e la routine e questo ci fa esaminare con un occhio più critico le nostre abitudini, favorendo il distacco dal vecchio in favore del cambiamento.
Viaggiare spezza la quotidianità e la routine e questo ci fa esaminare con un occhio più critico le nostre abitudini, favorendo il distacco dal vecchio in favore del cambiamento.
Info: www.lucialombardo.com