Allarme medici di famiglia:a Natale assistenza non garantita

Allarme medici di famiglia:a Natale assistenza non garantita
NAPOLI – «Reparti d’emergenza pieni di barelle e grandi difficoltà a coprire tutti i turni in ospedale dopo il taglio degli straordinari, la sanità campana è al collasso e con le prossime festività la situazione potrebbe diventare addirittura drammatica».
 
 
 
 
 
 
Non usano giri di parole Luigi Sparano e Corrado Calamaro (medici di famiglia ai vertici della Fimmg Napoli) nel lanciare un allarme che se possibile rende ancor più pesante la crisi iniziata lo scorso 25 novembre con l’entrata in vigore della legge 161/14 sugli straordinari.
 
«Se si continua su questa strada – dicono – a Natale i napoletani rischiano di trovarsi senza cure. Mai come oggi siamo preoccupati per quanto potrà accadere durate le feste, la riduzione degli straordinari ha creato una situazione gravissima.
Gli ospedali sono in allarme per la carenza di personale, e forse l’opinione pubblica non è consapevole del fatto che andando avanti così si potrà garantire a stento l’emergenza».
Dal Cardarelli all’Ascalesi, passando per il San Paolo, il San Gennaro e tutti gli altri ospedali di Napoli la situazione è complessa.
 
La carenza di personale infatti non risparmia nessuna struttura, e sono già molti i nosocomi dove l’attività operatoria è stata ridotta all’osso. «Ci risulta – proseguono i vertici della Fimmg

Napoli – che in molti ospedali cittadini sia già avvenuta una drastica riduzione degli interventi di elezione. In alcune strutture si è arrivati a tagliare le sedute operatorie del 70 per cento quasi».

 
Un esempio di quello che sta accadendo lo si può avere guardando all’Ascalesi (in pieno centro storico) dove da qualche giorno tutti gli interventi di elezione sono stati bloccati. «In un ospedale che non ha pronto soccorso – dice Antonio De Falco (Cimo) – ora si opera solo d’urgenza. Siamo passati quindi da circa 80 interventi al mese agli attuali 7-10».