La cheratosi attinica si curerà con i raggi del sole. È la novità terapeutica emersa nel corso del 23°congresso mondiale di Dermatologia di Vancouver, in Canada, dove si è parlato di questa malattia legata all’esposizione solare e inclusa recentemente dal Ministero della Salute tra i tumori della pelle. Nel 60% dei casi il carcinoma cutaneo a cellule squamose si forma a partire proprio da una cheratosi attinica.
Dal momento che non è possibile prevedere se e quale cheratosi attinica evolverà in carcinoma invasivo è importante affrontare il problema in maniera tempestiva. Tra le possibili terapie quella fotodinamica, con una percentuale di risposta positiva del 70-90%, si conferma uno dei trattamenti più efficaci. E tra pochi mesi sbarcherà anche in Italia la fotodinamica in day-light (D-PDT, daylight photodynamic therapy), cioè la terapia fotodinamica, sempre in associazione al metil-aminolevulinato, attraverso i raggi del sole, sviluppata dall’azienda Galderma.
«La terapia fotodinamica in day-light ha dimostrato una risposta analoga alla terapia fotodinamica convenzionale, tra l’89,2% e il 92% dei casi, ed è stata associata ad una riduzione significativa dell’intensità degli eventi avversi rispetto alla terapia tradizionale», conferma Ketty Peris, Direttore dell’Istituto di dermatologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Gemelli di Roma. «Recenti studi dimostrano che la terapia fotodinamica in day-light ha efficacia paragonabile alla terapia tradizionale a prescindere dalla condizioni climatiche e dalle latitudini a cui viene praticata. Può essere infatti effettuata sia in condizioni di tempo soleggiato che nuvoloso, ma non quando piove».





