ALZHEIMER: LE BENZODIAZEPINE AUMENTANO IL RISCHIO DI SVILUPPARE LA MALATTIA

ALZHEIMER: LE BENZODIAZEPINE AUMENTANO IL RISCHIO DI SVILUPPARE LA MALATTIA
Un gruppo di ricercatori francesi ha scoperto una connessione tra benzodiazepine e Alzheimer.
Il benzodiazepine rappresenta una classe di farmaci che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale e modifica dei processi fisiologici naturali.
Questa classe di farmaci è utilizzata per trattare disturbi quali ansia, insonnia, spasmi, convulsioni.
Secondo gli scienziati francesi i malati che utilizzano in maniera regolare questa tipologia di farmaci per più di 3 mesi, rischia di sviluppare la malattia di Alzheimer.
Lo studio pubblicato sul British Medical Journal e coordinato da Sophie Billioti Gagee, è stato basato su un campione di circa 9mila pazienti aventi età superiore a 66 anni. Questi sono stati seguiti per 6-10 anni ed è stato dimostrando che l’assunzione giornaliera di psicofarmaci aumenta in modo notevole il rischio di sviluppare una malattia neurodegenerativa.
I dati allarmanti mettono in luce che assumere 1 sola volta al giorno il benzodiazepine per un lasso di tempo che va dai 3 ai 6 mesi, aumenta del 30% il rischio di malattia di Alzheimer e se invece questi vengono assunti per un periodo che va oltre i 6 mesi, la percentuale di Alzheimer sale al 60-80%.
Questa ricerca ha scosso l’opinione pubblica francese, infatti in Francia c’è il record di consumo di
sostanze psicotrope. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani è intervenuto nella questione chiedendo ai pazienti di evitare l’assunzione di questa classe di farmaci, anche perchè i cittadini continuano a consumarli a causa di una mancata corretta informazione.
Nell’attesa di provvedimenti del Ministro della Salute italiano, vi invitiamo a diffondere queste importanti informazioni.


(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});


(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});


(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Taggato con