(AGI) – Roma, 28 gen. – In Italia un bambino su 4 è sovrappeso e uno su 10 è obeso. Questi, in estrema sintesi, alcuni dei dati allarmanti emersi nell’indagine “L’obesità infantile: un problema rilevante e di sanità pubblica”, a cura dell’Osservatorio del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Universita’ Milano Bicocca, che raccoglie le principali ricerche nazionali ed internazionali in materia di alimentazione. I risultati sono stati presentati oggi a Roma in occasione della conferenza stampa di lancio della “Mangia bene, cresci bene”, promossa dal Moige.
Stando ai dati l’Italia è uno dei paesi europei più colpiti dal fenomeno dell’obesità infantile: nel nostro paese la prevalenza di sovrappeso in eta’ pediatrica supera di circa 3 punti percentuali a media Europea, con un tasso di crescita/annua dello 0,5-1 per cento, pari a quello degli Stati Uniti. Le indicazioni emerse dalla prima rilevazione del WHO COSI Program evidenziano che i bambini italiani più soggetti a disturbi alimentari hanno tra gli 8 e 9 anni.
Le regioni del Centro-Sud sono le più colpite: primato alla Campania con 1 bambino su 2 sovrappeso. 1 genitore su 2 non conosce i corretti stili alimentari. I fattori che determinano l’obesità, oltre a quelli di natura genetica, sono principalmente legati al contesto socio-economico, familiare e agli stili di vita.
Diverse indagini concordano nell’attribuire maggiore predisposizione a diventare obesi a soggetti che vivono in condizioni “disagiate”. Il dato più preoccupante riguarda però l’impatto dei genitori sull’alimentazione dei minori.
Solo il 44,7 per cento di loro conosce le regole della sana alimentazione (Censi). (AGI) Red/Pgi .
Diverse indagini concordano nell’attribuire maggiore predisposizione a diventare obesi a soggetti che vivono in condizioni “disagiate”. Il dato più preoccupante riguarda però l’impatto dei genitori sull’alimentazione dei minori.
Solo il 44,7 per cento di loro conosce le regole della sana alimentazione (Censi). (AGI) Red/Pgi .





