Assistenza garantiti a tutti i cittadini: questo il vibrante appello
alle Istituzioni proveniente dalle Associazioni di volontariato,
come sottolinea il dottor Sergio Canzanella, direttore generale
dell’Associazione House Hospital onlus, segretario regionale
campano della Federazione italiana delle Associazioni di
Volontariato in Oncologia e della Società Italiana Cure Palliative,
nonché esponente della Federazione Cure Palliative, di European
Association Palliative Care e di European Cancer Patient
Coalition.
Canzanella – deve essere riconosciuta nella sua specificità e
rientrare nei Livelli Essenziali di Assistenza garantiti a tutti i
cittadini. Oggi, purtroppo, non è così. Pertanto, chiediamo che la
riabilitazione oncologica venga inserita tra le prestazioni previste
dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui Livelli
Essenziali di Assistenza in corso di approvazione.
Nel 2010 – ricorda il dottor Canzanella – erano oltre due milioni e
mezzo gli italiani ancora in vita dopo una diagnosi di tumore.
2015 sono circa tre milioni le persone vive dopo una diagnosi
oncologica, con un incremento, rispetto al 2010, del 17 per cento.
Il Servizio Sanitario Nazionale trascura sia la fase di riabilitazione
e sia quella successiva, argomentando che la riabilitazione
oncologica è ricompresa nelle tipologie desunte dall’International
Classification of Functioning, Disability and Health
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In base a quanto
stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni, la riabilitazione
oncologica viene inclusa all’interno di altre tipologie riabilitative,
riferite alle patologie articolari, cardio-circolatorie, del linguaggio,
dell’apparato digerente, urinarie, mentali e dell’autonomia
comportamentale.
questa fondamentale questione – conclude il direttore generale
dell’Associazione House Hospital – che riguarda la salvaguardia
della salute e il miglioramento della qualità della vita di milioni di
persone”.