Cambiamenti climatici: si rischiano 529 mila morti in più nel 2050 per gli effetti sulla produzione alimentare

Cambiamenti climatici: si rischiano 529 mila morti in più nel 2050 per gli effetti sulla produzione alimentare
Meno cibo e meno frutta e verdura. È quanto dobbiamo aspettarci a livello globale per i prossimi decenni se il riscaldamento globale in corso non si arresterà oltre a conseguenza negative per la salute umana e la mortalità. In particolare, nel caso dello scenario peggiore, caratterizzato da alte emissioni di gas serra e dunque da cambiamenti climatici imponenti, nel 2050 si registreranno 529mila morti in più legate agli effetti dei cambiamenti sulla produzione alimentare (4600 di questi decessi interesseranno in Italia).
A proporre queste stime è uno studio pubblicato sulla rivista Lancet da un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford, coinvolti in un programma di ricerca dedicato al futuro dell’alimentazione. Lo studio si basa sull’elaborazione e la combinazione di vari modelli di previsione, riferiti a: emissioni di gas serra e impatti sul clima, effetti dei cambiamenti climatici sulla produzione agricola, conseguenze di questi cambiamenti sulla saluta umana. Lo scenario dipinto nel caso peggiore – quello con un aumento di 2 °C della temperatura media del pianeta rispetto agli anni novanta – è decisamente nero. Il primo dato è che in queste condizioni nel 2050 il mondo avrà meno cibo a disposizione: la stima è di 100 kcal in meno al giorno per persona. Non è difficile immaginare perché: i cambiamenti climatici comportano effetti locali devastanti, come ondate di calore o periodi di forte siccità magari alternati a periodi con piogge torrenziali, e dunque alluvioni e inondazioni. Inevitabile che le rese agricole calino, sia per la perdita di raccolti, sia perché le condizioni di lavoro degli agricoltori rischiano di diventare sempre più proibitive. Ma non è tutto: il fatto è che il cibo disponibile sarà anche di qualità peggiore. In particolare, ci sarà il 4% in meno di frutta e verdura (circa 15 grammi al giorno) e lo 0,7% in meno di carne rossa (circa mezzo grammo al giorno).