Utero in affitto, la legge di Ap: carcere e maximulta per chi ricorre alla maternità surrogata

Utero in affitto, la legge di Ap: carcere e maximulta per chi ricorre alla maternità surrogata
Il ddl di Area popolare: fino a 5 anni di prigione e 2 milioni di euro per gli aspiranti genitori che ricorrono alla maternità surrogata (anche all’estero). La sottosegretaria Bianchi: “Basta aberrazioni, la maternità deve restare atto d’amore fra uomo e donna”. L’associazione Coscioni: “Crociata senza senso, espone Italia a figuraccia mondiale”.
“Chiunque, in qualsiasi modo, organizza, pubblicizza, utilizza o ricorre alla surrogazione di maternità è punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 1,2 milioni a 2 milioni di euro”. E’ quanto prevede l’articolo 1 del Ddl ‘Proposta di legge sulla disciplina del divieto di maternità surrogata’, presentata oggi a Roma dai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e degli Interni, Angelino Alfano insieme alle parlamentari di Area popolare e ad esponenti del movimento ‘Idea’ di Gaetano Quagliariello. Per fare un banale esempio di attualità, se una legge simile fosse stata in vigore sarebbero finiti in carcere con i loro compagni sia il leader di Sel, Nichi Vendola, che il deputato Sergio Lo Giudice, entrambi omosessuali e freschi genitori grazie alla maternità surrogata.
“Chiunque organizza o pubblicizza – continua l’articolo 1 del Ddl – la commercializzazione di gameti o embrioni è punito con la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da euro 600.000 a euro 1.000.000”. L’articolo 1 del Ddl, secondo i promotori, dovrebbe sostituire l’articolo 12 della legge 40. Lo stesso articolo stabilisce che, “salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la pena della reclusione da 2 a 8 anni e con la multa da euro 25.000 a 200.000, chiunque commercia, vende, acquista ovvero, in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo, riceve un compenso per ottenere cellule e tessuti di origine umana prelevati da persona vivente”.