“Piovono integratori a catinelle”
Un fenomeno ormai inarrestabile, l’abuso di integratori, agevolato dall’assenza di
limitazioni prescrittive e, forse, anche da una “educazione all’uso” fragile da parte
di chi ne sarebbe preposto.
In Italia sono più di 3 miliardi gli euro spesi ogni anno in integratori alimentari,
mentre in USA più di 10 miliardi i dollari.
Ma, poi, siamo sicuri che servano sempre? E che non facciano male quando
assunti liberamente? E che in tutti i casi ci siano studi a sostegno dell’efficacia?
Ci sono diversi tipi di studio a testimonianza del fatto che una integrazione di
vitamine non proteggerebbe da patologie cardiovascolari e tumori, ad esempio.
Un’ analisi di più di 80 ricerche precedenti che ha visto il coinvolgimento di
700.000 volontari complessivamente negherebbe qualsiasi valore preventivo o
terapeutico su tali patologie. I risultati di questo ampia revisione sono stati
pubblicati dal Journal of the American Medical Association.
Posizione allineata è quella dell’AIRC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul
cancro) che ricorda come non ci siano ancora solide prove a sostegno di
un’efficacia antitumorale legata all’integrazione di vitamine o altri nutrienti
essenziali.
Ma, dati ancora più importanti, se da un lato una carenza di vit. C è causa di
scorbuto e una carenza di vit. D causa di rachitismo, dall’altro una meta-analisi di studi clinici a lungo termine ha verificato che un
eccessivo supplemento di vit. E in presenza di malattie cardiovascolari
aumenterebbe la mortalità.
I radicali liberi “combattuti” da molti integratori sono anche importantissime molecole segnale e sono una delle armi principali del
nostro sistema immunitario per attaccare un patogeno. Non si può trovare
un unico capro espiatorio a tutti i mali e costruirci su ad arte una panacea
infallibile.
Secondo una revisione pubblicata dall’American Society of Oncology un
eccesso di carotene in soggetti con fattori di rischio può aumentare la
probabilità di tumore al polmone.
I libri di farmacologia e medicina sono fatti di fitte righe di parole ad esplicare
concetti ben più complessi del semplicistico (e, a volte, ingannevole) “metodo di
comunicazione” delle campagne pubblicitarie.
Piuttosto… andiamo alle corrette indicazioni:
Gli integratori alimentari vanno assunti sotto supervisione medica, pur non
prevedendo obbligo di prescrizione. Infatti, non solo è necessario comprenderne
l’opportunità di assunzione (si tratta di una “integrazione” e, come tale, ha senso
in presenza di effettive carenze), ma è altresì importante stabilirne le giuste dosi, perché la “dose” ha la sua importanza, perfino con l’acqua, l’elemento più importante per la sopravvivenza umana.
… Ed allora, SI all’integrazione… ma dietro il supporto di una figura medica,
magari un po’ più attenta ad una corretta educazione all’integrazione alimentare
dei propri pazienti e, perché no, dietro anche un più forte coinvolgimento del
Ministero della Salute sulla questione affrontata.
A cura della Dr.ssa Floriana Minei,
Farmacista, Chimico Farmaceutico.
Scritto da Medicina Channel
Medicina Channel è un Blog che da “voce” a medici ed operatori del mondo della medicina, salute e benessere. Verità e bugie della medicina moderna. Sanità, interviste, nuove tecnologie, università, congressi e tutto ciò che riguarda il mondo della medicina, salute e benessere della Regione Campania e non solo...





