Ormai è evidente la violenza dell’ondata dei virus respiratori e gli specialisti hanno ribadito l’appello:
i malati non si riversino negli ospedali.
Ma, se da un lato gli italiani fanno fatica a seguire tali direttive, un po’ per paura un po’ per eccesso di zelo, dall’altro i medici di famiglia probabilmente fanno poco da filtro, lasciando spazio ad un disorientamento notevole da parte dei pazienti, a tratti anche ragionevole.
La stagione influenzale attuale rappresenta la peggiore degli ultimi 50 anni, visto anche il mix tra influenza e altri virus respiratori e Covid, che – ricordiamo – non è sparito.
Non è difficile intuire quanto il nostro già sofferente sistema sanitario possa pagare le spese di tale incrocio, visto il considerevole numero di persone che restano ancora non vaccinate.
La disamina è chiara, l’esigenza evidente: in assenza di difficoltà respiratorie e sintomi gravi, la via da preferire è quella delle cure domiciliari.
Tendenzialmente a base di antinfiammatori FANS e aerosol-terapia, ma questo sarà il medico a stabilirlo.





