Gli effetti di San Valentino sulle persone fragili: l’anuptafobia. Di che si tratta?

Gli effetti di San Valentino sulle persone fragili: l’anuptafobia. Di che si tratta?

San Valentino è la giornata in cui si celebra l’amore, in ogni sua forma. I social pullulano di foto e dediche; gli innamorati – emozionati – condividono con i followers i pensierini dei loro partners e le immagini più significative delle loro relazioni.
È bellissimo, anche per gli osservatori. Ma c’è qualcuno che di tutto questo subisce la pressione: potrebbe in questi giorni acutizzarsi in alcuni soggetti il senso di tristezza, malinconia e fragilità generati dall’ anuptafobia.
Dal greco “a-nupta-phobia”, indica letteralmente la “paura di restare senza moglie” e si riferisce, in maniera più ampia, alla paura di non riuscire ad avere una relazione sentimentale con nessuno. Questa paura irrazionale si traduce in una forte ansia, che induce le persone che ne sono affette a rifugiarsi disperatamente in  un partner e in una relazione non appagante, pur di non rimanere da sole.

Risultato sicuramente di una pressione sociale, di una tendenza sempre più forte alla condivisione della propria sfera personale e dell’intimità che pone gli utenti su un costante piano di paragone.

Un paragone inutile, perché ognuno  – nella propria dimensione – è completo se impara ad amarsi.

Noi di Medicina Channel auguriamo a tutti buon San Valentino, buon San Faustino, o qualunque cosa sia: vi auguriamo di essere felici ogni giorno dell’anno!