La scoliosi – Intervista al Dott. Enricomaria Mattia.

La scoliosi – Intervista al Dott. Enricomaria Mattia.
Fisiatra Caserta – Siamo andati nello studio del dott. Enricomaria Mattia per porgli alcune domande sulla scoliosi.
Che cos’è la scoliosi?
È una malattia caratterizzata da una deformazione progressiva del tronco nei tre piani dello spazio,

in cui vi è una rotazione della colonna su sé stessa con una lateralizzazione.

Che tipo di evoluzione può avere tale patologia?
 
Nella maggior parte dei casi in cui l’evoluzione è limitata, si deve rassicurare la famiglia del

soggetto che tale patologia non progredirà (scoliosi strutturata non evolutiva) in futuro. Nelle

scoliosi evolutive, invece, è necessario monitorare frequentemente il paziente migliorandone

l’attività motoria, evitando carichi eccessivi nello sport agonistico ed evitando posture non corrette.

Per la scoliosi è necessario effettuare un esame funzionale e se necessario un esame radiografico

della colonna (su schermo quadrettato in ortostasi, in AP e LL) per valutare le eventuali alterazioni

strutturali.

Se il paziente (infante, fanciullo/a, adolescente etc) avverte dolori alla colonna, limitazioni

funzionali causate dal dolore, cefalee, alterazioni strutturali etc, si rende necessario far effettuare

una visita, inizialmente dal MMG (Medico di Medicina Generale) o dal PLS (Pediatra di Libera

Scelta) che saprà dare le prime cure necessarie e successivamente, se riterrà opportuno, inviare il

soggetto da Medici Specialisti: Fisiatri, Ortopedici, etc.

Come avviene la visita?
Durante la visita si effettua un’anamnesi (notizie globali del paziente), ponendo l’attenzione se

siano presenti, deformità del rachide o patologie neuromuscolari in famiglia, in quanto in letteratura

scientifica, come è ben noto, il rischio di poter sviluppare una scoliosi da parte di un figlio/a con la

madre o con il padre a sua volta affetta/o da scoliosi è 10 volte superiore alla popolazione normale.

Dopo l’anamnesi si effettua un esame funzionale della colonna (in biancheria intima)

in piedi (di profilo dx e sx, dal davanti e dal dietro, dall’alto e mediante specchi, anche dal

basso), piegato in avanti, sia supino che prono, inoltre si valuta la presenza dell’appiombo, dello

strapiombo, la differenza dei triangoli della taglia di dx v/s sx, la distanza mano pavimento, la

presenza di gibbo o salienza con la misurazione degli stessi, la misurazione degli Arti superiori

e inferiori per valutare eventuali eterometrie ecc, le SIAS, le SIPS ecc ), si valuta l’esame

radiografico (si valuteranno i vari indici diagnostici: test di Risser, angolo di Cobb, indice di Metha

ed altri). Da qui si inizia la formulazione della diagnosi. A seconda della diagnosi lo specialista

effettuerà una prescrizione del tipo di trattamento da effettuare.


Dott. Enricomaria Mattia
Quali sono le possibile soluzioni terapeutiche?
Ci sono diverse soluzioni terapeutiche di tipo conservativo ne elenco solo alcune,

adattabili alla gravità della situazione; dalla kinesiterapia, con l’obiettivo di migliorare il tono

muscolare in modo simmetrico.

I busti (ci sono diverse tipologie di busti, corsetti, a seconda del tipo di scoliosi e

della gravità) hanno come obiettivo la riduzione della curvatura scoliotica o evitarne il

peggioramento, ecc.

E’ doveroso dire che non basta un semplice articolo per spiegare cosa sia la scoliosi, ci vorrebbero

dei trattati. Spero, nel mio piccolo, con quanto risposto di potervi essere stato utile.

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