In futuro finalmente potremmo dire addio alle fastidiose punture di siringhe, a causa della diversa tipologia di farmaci non sarà più possibile iniettarli nella stessa maniera.
A dirlo è un gruppo di studiosi, coordinati dal gastroenterologo Giovanni Traverso, del Massachussets Institute of Technology e del Massachussets General Hospital.
I ricercatori hanno sviluppato una capsula da ingerire, lunga 2 cm, larga 1cm e ricoperta di aghi di 5 mm di acciaio inossidabile, capace di iniettare il principio attivo nella parete dello stomaco e senza alcun dolore.
Lo studio pubblicato sul Journal of Pharmaceutical Sciences dal gruppo di ricercatori, sfrutta il tratto digerente che non è dotato di recettori per il dolore. I test sperimentati fino a oggi sono stati condotti su maiali e la capsula non ha danneggiato lo stomaco e ha svolto il suo compito somministrando correttamente il farmaco senza nessun effetto collaterale.
Secondo Giovanni Traverso: “Questo potrebbe essere un modo per evitare al paziente la necessità di sottoporsi a infusioni o somministrazioni sottocutanee di un farmaco“.
I futuri step sono quelli estendere l’approccio ad altri principi attivi e di cambiare la capsula in modo da dotarla di aghi biodegradabili per ridurre i dubbi sulla sua sicurezza.
