In occasione della 45° edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (Sin) al centro del dibattito c’è stato lo studio della mano bionica che secondo gli esperti è sempre più vicina al completamento.
Quello che noi credevamo fosse fantascienza sta per diventare realtà, infatti nel breve futuro la mano mancante non sarà più sostituita da una protesi ma da un arto integrato che permetterà alle persone amputate di svolgere normalmente tutte le funzioni come manipolare oggetti, grazie ai sensori che risponderanno agli impulsi del cervello, e trasmette le sensazioni tattili, permettendo al cervello di “sentire” la consistenza e la forma degli oggetti impugnati.
LifeHand2 è il progetto internazionale che sta compiendo passi da gigante verso l’impianto definitivo delle mani bioniche, nel 2015 è previsto l’inizio della sperimentazione della mano bionica e il tentativo di diminuire la grandezza della parte elettronica, informatica ed energetica della mano che attualmente è inglobata in un dispositivo esterno di grandi dimensioni.





