La danza come nuovo ‘farmaco’ contro l’ipertensione. Proprio il passo a ritmo di musica è infatti promosso dai medici a ‘terapia’ per combattere varie malattie cardiovascolari, che in Italia sono responsabili del 41% dei decessi. L’80% di queste malattie è però attribuibile a fattori di rischio comportamentali che possono essere facilmente modificati quali fumo e alcool, dieta non sana e soprattutto inattività fisica.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono 3,2 milioni le persone che ogni anno nel mondo muoiono a causa dell’inattività fisica; eppure l’80% delle malattie che colpiscono il cuore potrebbe essere prevenuto o gestito modificando alcune insane abitudini. Dell’importanza di eliminare questi fattori di rischio, si discute in questi giorni a Napoli al Congresso della Società Italiana Per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC). Riflettori puntati, dunque, anche sul ruolo che può ricoprire la danza come esercizio fisico utile ai pazienti ipertesi, partendo dai consigli dagli esperti che suggeriscono di praticare un esercizio aerobico per 30-45 minuti 3-4 volte a settimana ad un livello di intensità pari al 50-70%.





