Raccogliere firme nelle piazze italiane per legalizzare la cannabis. Una consultazione che partirà nei prossimi giorni dalla proposta di legge di iniziativa popolare presentata questa mattina in Cassazione da Radicali italiani e Associazione Luca Coscioni. Un’iniziativa della ‘primavera antiprobizionista’ inaugurata, alcuni giorni fa, con una petizione europea sul sito della campagna Legalizziamo, che chiede all’Unione europea di “promuovere e adottare una politica per la legalizzazione della marijuana e per la decriminalizzazzione del consumo di tutte le droghe”.
Consumo e coltivazione. L’obiettivo è quello di legalizzare ‘l’uso dello spinello’. La proposta di legge dei Radicali e dell’Associazione Coscioni, sostenuta da associazioni come Cild-Coalizione italiana libertà e diritti civili, Forum Droghe, Lapiantiamo e da molte associazioni canapai italiani, punta a regolamentare la produzione, il consumo e il commercio di cannabis e dei suoi derivati, eliminando le sanzioni penali e a ridurre quelle amministrative previste dalla legge del ’90 (9 ottobre 1990, n.309). All’articolo 2 della proposta si stabiliscono le modalità di coltivazione, mentre l’articolo 3 prevede che “qualsiasi persona maggiorenne può coltivare liberamente, in forma individuale, senza bisogno di autorizzazione” fino a 5 piante di cannabis.
Cannabis terapeutica. Per quanto riguarda la cannabis terapeutica, la proposta cerca di dare maggiore forza all’autorità statale centrale, per evitare le differenze dei servizi sanitari regionali. Sono previsti fra l’altro piani di informazione per il personale sanitario.





